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sabato 9 marzo 2013

Gate Keper -Bibliografia-


Bibliografia

  • Domenico Fisichella, L'altro potere. Tecnocrazia e gruppi di pressione. Laterza, 1997.
  • Gigi Graziano. Le lobbies. Laterza, 2002
  • Gianfranco Macrì, "Europa, lobbying e fenomeno religioso. Il ruolo dei gruppi religiosi nella nuova Europa politica", Giappichelli, Torino, 2004.
  • Pier Luigi Petrillo. Parlamento europeo e gruppi di pressione. in Rassegna parlamentare, 2, 2006.
  • Alberto Cattaneo, Paolo Zanetto. Fare lobby. Manuale di Public affairs. Etas, 2007. ISBN 978-88-453-1119-2
  • Liborio Mattina. I gruppi di interesse. Il Mulino, 2010.
  • Marco Mazzoni. Le relazioni pubbliche ed il lobbying in Italia. Editori Laterza, 2010.
  • Pier Luigi Petrillo. Democrazie sotto pressione. Parlamenti e lobbies nel diritto pubblico comparato. Giuffrè, 2011.
  • Ippolita . Luci e ombre di Google. Feltrinelli 2007.
  • M.Cotta, D. Della Porta, L.Morlino -Fondamenti della Scienza Politica Il Mulino 2004
  • La Palombara, J., Interest groups in Italian politics, Princeton, N.J., 1964 (tr. it.:Clientela e parentela: studio sui gruppi di interesse in Italia, Milano 1967).
  • Graziano, G.- Le lobbies- Editori Laterza 2002. Capp. 1-2
  • Fisichella, D.- L’altro potere. Tecnocrazia e Gruppi di pressione- Roma- Bari, Laterza 1997. Parte II

Gate keper -Parte 2-


PARTE SECONDA
Network

Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito alla nascita di nuove forme di aggregazione come il movimento degli “indignados”.
Evoluzione generata dal concetto di rete. Internet ha dato la possibilità a tutti di entrare in contatto con tutti. A livello primordiale le prime chat come Mirc sino ai social network : face-book, twitter e comunità on line come  Anonymous .

Il Movimiento 15-M, noto anche come movimento degli indignados, è un movimento sociale di cittadini che ha dato vita ad una larga mobilitazione di protesta pacifica dal basso contro il governo spagnolo di fronte alla grave situazione economica in cui versa il Paese.
Le proteste sono iniziate il 15 maggio 2011 in occasione delle elezioni amministrative spagnole e in tempo reale , grazie all’ utilizzo dei social network la protesta si e’ diffusa in tutto i mondo, la presa di coscienza di pochi ha dato la possibilita’ a migliaia di utenti di poter prendere coscienza del proprio ruolo sociale, di poter rendersi conto che organizzarsi, protestare civilmente, inneggiare ad una giusta causa in modo pacifico e’ possibile. .
L'obiettivo del movimento è promuovere una democrazia più partecipativa, superando il dualismo Partito Socialista Operaio SpagnoloPartito Popolare che dagli anni '80 caratterizza la politica spagnola.
Il movimento è composto da cittadini in generale, disoccupati, mileuristas, casalinghe, immigrati, uniti dallo slogan: Noi non siamo marionette nelle mani di politici e banchieri. È stato ispirato in particolare dalle proteste nel Nordafrica e nel Medio Oriente ed è stato essenzialmente pacifico e privo di interferenze politiche.
Le proteste degli indignados hanno ispirato analoghe proteste in varie nazioni europee, tra cui l'Italia.Il movimento ha protestato anche durante la Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi a Madrid.
A 5 mesi di distanza, il 15 ottobre 2011, nel nome comune degli indignados, decine di proteste hanno scosso il mondo intero, interessando gran parte delle capitali occidentali e molti centri asiatici, quali Tokyo, Sydney o Hong Kong.
Si pensa che l'ispiratore di questo movimento sia Stéphane Hessel, soldato della resistenza francese durante la seconda guerra mondiale, che pubblicò un libro dal titolo "indignez-vous", "indignatevi".

Anonymous è un termine dal duplice significato. Come fenomeno di Internet si riferisce ed identifica al concetto di singoli utenti o intere comunità on-line che agiscono anonimamente in modo coordinato, solitamente con un obiettivo concordato approssimativamente.
Può anche essere inteso come firma adottata da unioni di hacktivists, i quali intraprendono proteste e altre azioni sotto l'appellativo fittizio di “Anonymous”.
Più genericamente, indica i membri di alcune sottoculture di Internet.
Le azioni attribuite ad Anonymous sono intraprese da individui non identificati che si auto-definiscono Anonymous. Dopo una serie di controversie, proteste largamente pubblicizzate e attacchi hacker attuati da Anonymous nel 2008, gli episodi legati ai membri del gruppo sono diventati sempre più popolari.
Anche se non necessariamente legati ad una singola entità online, molti siti web sono fortemente associati ad Anonymous come Imageboard, 4chan e Futuba, i loro associati wiki, Encyclopedia Dramatica ed un certo numero di forum.
A differenza di fenomeni come wiki….il cui creatore utilizza il portale per pubblicare documenti riservati ………e cerca di trovare consensi nell’opinione pubblica , il fenomeno Anonymus trova la sua forza nello spingere persone di varie culture, religioni, estrazioni sociali ad agire contro alcune forme del sistema governativo, economico sociale in modo spontaneo, creano una autocoscienza attraverso lo strumento internet.
Particolare attenzione va riconosciuta al fenomeno dei blog, siti web che contengono riflessioni personali e link dell’autore e commenti dei lettori. Il fenomeno blog ha dato origine al fenomeno della “blogosfera”: ad oggi si stimano circa settantamilini di blog con quasi cinque miliardi di link e oltre 1,8 milioni di post al giorno.1 La “blogosfera” aumenta nella misura di oltre centomila blog al giorno e raddoppia ogni quattro mesi.
Il blog consente di condividere il proprio punto di vista, dichiaratametne soggettivo e personale, senza alcun filtro; il numero di link a un blog rappresenta la sua popolarita’ e quindi la sua autorevolezza che puo’ raggiungere e superare quella dei quotidiani e di altri media tradizionali, generando fenomeni di influenza sull’ opinione pubblica.2
Affidabilita’ , fiducia e reputazione sono legate al singolo “blogger”: al crescere della popolarita’ diventa difficile mentire senza essere immediatamente penalizzati ovvero non piu’ linkati e finire presto dimenticati o ignorati.
Un esempio ci viene dato dal blog di Beppe Grillo, l’unico italiano a comparire tra i primi cento blog del mondo per numero di link. Risulta infatti maggiore al blog della Repubblica e del Corriere della Sera . Il soggetto citato nell’esempio si espone a livello personale e non pretende di spacciare verita’ ma mostra il suo punto di vista. In questo senso i blog creano reti condivise autogestite, non solo, a volte possono diventare le uniche fonti di informazioni non alineate. E’ il caso per esempio del blogger iraniano Salam Pax durante la seconda guerra del Golfo.3
La novita’ piu’ importante legata all’informazione sui blog e’ quella dell’aggregazione automatica di fonti differenti attraverso i feed Rss, lo standard per l’esportazione dei contenuti web. Si tratta di un metodo per scorrere velocemente le pagine, trovare ed esportare le informazioni che interessano. La popolarita’ dei blog e’ forse una delle ragioni principali del sucesso Rss: migliaia di weblog iniziano a produrre contenuti in Rss facendo proliferare siti che raccolgano una selezione di post dai blog piu’ seguiti.
L’ opportunita’ di ricevere automaticamente sul proprio computer gli ultimi articoli che l’utente ritiene interessanti e’ un ‘ innovazione destinata ad avere forti ripercussioni sul web.


La “nuova tecnologia” che permette a migliori di persone di entrare in contatto tra di loro condividendo dati, informazioni di ogni sorta e genere ha dato vita a dei nuovi gruppi di prezzione non controllati dai gatekeeper conosciuti. L’aver sottovalutato la portata del fenomeno ha portata ad alcuni casi eclatanti di protesta organizzata .
Alcune multinazionali, prendiamo ad esempio McDonald's e Shell, in seguito a dei "disastri di immagine", come l'affare "Brent Spar" per Shell - ed il processo contro London Greenpeace per la McDonald, hanno convocato il loro staff di pubbliche relazionie pubblicitari per capire cosa stava succedendo. Teniamo conto che ad esempio McDonald's spende 2 miliardi di dollari all'anno per curare la propria immagine, e quindi capiamo bene il livello di interessi in gioco. In entrambi i casi, hanno analizzato, che fosse soprattutto stato sottovalutato un elemento, la comunicazione via Internet.
Questo perché queste compagnie si sono abituate a controllare senza ormai grossi problemi la stampa ufficiale e all'improvviso si sono trovate completamente disarmate di fronte ad un media, Internet, che ha permesso agli attivisti, senza alcuna spesa, di poter raggiungere ed approfondire le problematiche direttamente dal basso con milioni di persone.
"La più grande minaccia verso la reputazione delle compagnie e dei marchi delle multi arriva da Internet, la più nuova e potente arma dei gruppi di pressione. L'utilizzo agile e globale che ne fanno sta riducendo il vantaggio che finora i budget delle multinazionali ci consentivano".
Quello qui sopra citato è un esperto di PR che sta insegnando alle multinazionali come rispondere ai moderni gruppi di pressione. Stanno lavorando su uno scenario che attualmente si presenta da incubo per le compagnie, ma sappiamo che queste imparano presto dai propri avversari e possono velocemente tramutare le avversità in opportunità di business.
A loro volta le multinazionali si stanno muovendo attraverso tre strategie:

Riguardo alle strategie di apertura e cooptazione è molto più facile farsene un'idea dopo aver visitato il sito della Shell - www.shell.com - ma anche il sito dell'ENI italiana - www.eni.it - è costruito con la stessa logica. Una volta arrivati sul sito di Shell penserete di essere sul sito di una organizzazione per i diritti umani o di una associazione ambientalista, invece siete sul sito della multinazionale anglo olandese Shell, la stessa che ha legami strettissimi con i regimi militari più feroci del pianeta, la stessa che ha distrutto l'ambiente del delta del Niger, la stessa che teneva in piedi il regime dell'apartheid.
La Shell ha messo uno staff a tempo pieno che segue permanentemente il sito e risponde personalmente in 48 ore ad ogni e-mail che arriva (il sito di Shell riceve circa 1.100 e-mail al mese), ha aperto dei forum di discussione dove si parla liberamente delle pratiche di Shell, della repressione degli Ogoni, ci sono poi link verso le altre compagnie petrolifere e verso i siti di detrattori della Shell (come Greenpeace o Friends of the Earth, niente di più estremista). La strategia di Shell è abbastanza scoperta... mantenere il dibattito e le controversie all'interno, fingere interesse per le critiche e dare un senso di ascolto e di dialogo.

Il COntrolo d’inteligenze si e’ reso necessario dopo l'affare Brent Spar (l'affondamento di una piattaforma petrolifera Shell nel Mare del Nord), considerato il disastro di PR del secolo, la Shell, che all'epoca non aveva neanche un sito unitario ha iniziato a considerare la rete come un barometro della pressione dei gruppi critici a Shell. Dal quartier generale Shell a Londra lo staff internet di Shell cerca poi incessantemente sulla rete se appare qualcosa che riguarda la compagnia e cerca di capire cosa si sta per muovere.

Contro-campagne aggressive basate su paura di ritorsioni legali intimorisce l'attività dei gruppi di base nella diffusione delle notizie. La paura di sostenere una causa contro una multinazionale fa tremare le gambe a chiunque, pensando allo staff di avvocati che possono mettere in piedi. E fino al processo McLibel questa strategia aveva funzionato, ad esempio le più importanti testate giornalistiche inglesi, dalla BBC al Guardian, una volta minacciate di essere trascinate in tribunale per una causa di diffamazione, tutte avevano fatto marcia indietro.


1 Dati fonte rapporto “La Blogosfera e i media” casaleggioassociati.it
2 Luci e Ombre di Google, Futuro e passato dell’industria dei metadati, Ippolita, Feltrinelli
3 La vita di Baghdad sotto i bombardamenti nel blog di Salam Pax   

Gate Keper - Parte 1-


PARTE PRIMA
Gruppi di Pressione



Evoluzione Storica

I gruppi d’interesse o gruppi di pressione rappresentano uno degli argomenti piu’ controversi all’interno dello studio della materia di Scienza della Politica.
L' ampiezza dell'argomento e la sua non facile definizione a causa della sua rapidita' di trasformazione nel corso della storia, lo pone come una delle "chimere" della Scienza della Politica.
Il Gruppo di Pressione puo' essere definito come un insieme di persone, organizzate su basi volontarie, che mobilita risorse per influenzare decisioni politiche pubbliche 1. Uno dei primi riconoscimenti dell' esistenza di gruppi d'interesse fu dato da James Madison , quarto Presidente degli Stati Uniti d'America. 
La convinzione maggiormente caratterizzante il pensiero politico teorico di Madison è che la nuova repubblica necessitasse di controlli ed equilibri di poteri onde tutelare i diritti individuali dalla tirannia della maggioranza.
Ed e' proprio nella ricerca d’ equilibri che i gruppi di pressione fanno parte del volano di controllo degli interessi della collettivita'. Nel Federalist viene riportato che occorre evitare che le fazioni organizzate violino gli interessi della collettivita'.
Le prime organizzazioni che sono state individuate e classificate come "origine" dei gruppi di pressione o gruppi d'interesse sono state le corporazioni.
Le corporazioni erano organizzazioni di persone che esercitavano  la stessa professione o producevano lo stesso bene. 2
Esempio dello spirito del corporativismo o gilde ( corporazioni locali ) sono le  corporazioni delle arti e mestieri fiorentine tra il XII ed il XIII secolo; si trattava di associazioni laiche nate per la difesa ed il perseguimento di scopi comuni che riunivano gli appartenenti ad una stessa categoria professionale o chi esercitava lo stesso mestiere ed a cui va attribuita la buona parte del merito per lo straordinario sviluppo economico che permise a Firenze di diventare una delle più ricche e potenti città del medioevo europeo.
Una nuova visione della teoria dei gruppi fu portata con l'avvento della Rivoluzione Francese,  con la prese di coscienza da parte del popolo della liberta'  di poter avere dei corpi intermedi tra individuo e stato  , espressione diretta del volere popolare.
Sino all' avvento del liberalismo del XIX secolo  con le associazioni , le rivendicazioni della classe operaia , le societa' di muto soccorso e i sindacati.
Origine di questa ultima fase di cambiamento fu l'Inghilterra  in particolare Londra che viveva un vero cambiamento epocale con la fase ascendente della rivoluzione industriale.
E e' proprio a Londra che viene fondata la Fabian Society, che raccoglie elementi di diversa provenienza socialista. L'aggettivo Fabiano fa riferimento a Quinto Fabio Massimo detto il temporeggiatore, sulla base dell' ipotetica analogia fra il comportamento del generale e l'uomo politico romano identificato con l'arte del "Temporeggiare".
L'interesse come nuovo elemento di sviluppo dei gruppi si interseca con le finalita' delle societa' di mutuo soccorso, con i sindacati, le associazioni, la politica ,dando risalto anche ad ordini iniziatici che hanno per scopo il perfezionamento dell' individuo come la massoneria. 
I membri della massoneria chiamati framassoni ( termine italianizzato) dal francese franc-maçon, dall' inglese freemason ovvero " libero muratore". Il nome deriva dalla pretesa discendenza  della massoneria dall'associazione degli operai muratori.





Classificazione

Il gruppo di pressione o gruppo d'interesse  ( Non c'e' gruppo senza interesse - Arthur Bentley) trovano definizione anche nel concetto di Lobbyng , termine che deriva originalmente dalla lobby, ingresso/disimpegno  della House of Common britannica dove i parlamentari incontravano gli esponenti o delegati dei partiti espressione del popolo.
Le lobby sono dei “gruppi di pressione” (o “gruppi di interesse”) che operano in favore di un gruppo interfacciandosi con la politica, solo che contrariamente a quanto si crede, non sono illegali o segrete.
In America ad esempio, operano in piena legalità, e sono regolamentate dalla legge; in piena legalità pagano i rappresentanti del congresso per ottenere leggi favorevoli ai loro interessi:
Se da un punto di vista democratico, il Congresso degli Stati Uniti è l’istituzione più corrotta del mondo, non vi è nulla però sul piano penale. In tutta legalità i gruppi di interesse hanno speso 32 523 dollari per ogni parlamentare e ogni giorno di sessione per comprare i loro voti. Ciò che altrove è giudicato come un’attività criminale è ammessa come un semplice affare in un paese che rifiuta la nozione di interesse generale e fonda la rappresentatività parlamentare su coalizioni di interessi particolari.”3
Finché esisterà un governo federale che distribuisce fondi, gli agenti delle lobby americani, aumenteranno le loro spese di anno in anno per guadagnare i favori di quelli che fanno le leggi. Vediamo questo genere di spese crescere di anno in anno – più del cento per cento negli ultimi dieci anni – e l’aumento di attività che ha caratterizzato il primo trimestre del 2009 indica che la tendenza si manterrà anche nel prossimo futuro.
In Italia,fanno lobby, le grandi imprese private, come la Fiat; quelle pubbliche, come l’ Eni o l’ Enel; i sindacati e la Confindustria, i consumatori e gli ambientalisti, i notai e i tassisti, i costruttori e i commercianti, le banche e le assicurazioni, ultima non per importanza la Chiesa.
Si possono classificare i gruppi secondo la loro struttura organizzativa in:
Gruppi Anomici : disorganizzati, spontanei  di protesta.
Gruppi non Associativi : basati su parametri d'identita' come razza o religione ma identificabili anche nella tipologia di consumatori.
Gruppi Associativi : strutture specializzate  come sindacati organizzazioni imprenditoriali o organizzazioni religiose.
Gruppi Istituzionali : si trovano all'interno di organizzazioni come i corpi legislativi o le forze armate.

Le modalita’ di azione dei gruppi di pressione possono essere le piu’ diverse, in relazione sia ai contenuti , alle risorse ed ai canali a disposizione , come i gruppi convenzionali che intrattengano rapporti attraverso semplici comunicazioni e contatti derivanti da legami personali. Altra modalita’ d’azione sono campagne mirate verso l’opinione pubblica o altre forme non convenzionali come: campagne elettorali, scioperi, sit-in marce ecc ecc. Se tali forme non hanno successo l’articolazione degli interessi diventa domanda politica, sempre piu’ “ sottile “ diventa la linea di demarcazione tra i gruppi di pressione e i partiti politici.
Le strategie dei gruppi sono influenzate dalle caratteristiche dei sistemi politici nazionali4. L’aspetto d considerare e’ la figura dei partiti politichi che prendano la funzine di gatekeepers rispetto agli interessi sostenuti dai gruppi. I partiti possono essere considerati dei gatekeepers se con una propria organizzazione, un elettorato identificativo, propri interessi autonomi, propri esponenti, riescono a essere presenti in ogni “luogo” decisionale.5


L'analisi del partito politico sulla base della struttura organizzativa da origine alla seguente classificazione:
-Il Comitato
tipico dei partiti della fine dl XIX sec, formato da poche persone che appartenenti alla élite sociale. L' elemento fondamentale per il comitato non è la quantità delle presenza ma la qualità
-La Sezione
organismo aperto che punta ad ampliare al massimo gli iscritti. Non ci sono differenze sociali, tutti pagano una quota, tutti possono partecipare alle riunioni. Il partito di sezione nasce con l' intento di educare le masse e finanziare con poco ma facendo pagare tutti le spese di partito.
-La Cellula
tipica dei partiti comunisti nasce da organizzazioni operaie all'interno delle fabbriche collegando le loro rivendicazioni economiche ad un progetto politico più ampio
-La Milizia
tipico militare, presenta una gerarchia al suo interno, è stata una struttura tipica del periodo fascista

Gruppi e partiti scambiano influenze e risorse: i partiti possono avere bisogno sia delle conoscenza tecniche, specialistiche dei gruppi sia della loro cooperazione per perseguire i propri obiettivi politici. A secondo dell’ ideologia del partito si possono distinguere vari regime all’interno dei quali i gruppi possono avere delle sovrapposizioni di leadeship con i partiti stessi. All’interno dei regimi non democratici i rapporti di clientela o parentela, di egemonizzatine sono maggiormente evidenziati

All’interno dei regimi non democratici si possono valutare le seguenti classificazioni:
regime autoritario, regime totalitario, regime tradizionale6.


Regimi Autoritari
La proposta di studio riportata e' basata sulle definizioni di Juan Linz che rileva cinque distinte dimensioni:
pluralismo limitato, mentalita' caratteristiche, limitata assenza di mobilitazione politica, leader, limiti formalmente mal definiti.

-Il pluralismo limitato dove si possono distinguere attori istituzionali (esercito o burocrazia) e attori sociali politicamente attivi (Chiesa, gruppi finanziari )
-La mentalita' caratteristica o atteggiamento intellettuale su valori piu' o meno ambigui
-Limiti mal definiti entro ci i governatori esercitano il proprio potere
-Limitata assenza di mobilitazione politica dove l'emarginazione politica viene raggiunta grazie alla combinazione di repressione poliziesca e uso dell'apparato ideologico
-Leader o piccolo gruppo sono caratterizzati da una notevole personalizzazione del potere, visibilita' del leader carismatico oppure di poche persone che detengono di fatto il potere.

Regime Totalitario
Come esempio principe viene riportato nella categoria l'esempio della Germania nazista e dell'Unione Sovietica stalinista.
Nel totalitarismo abbiamo l'assenza di pluralismo ovvero monismo , caratterizzato dal ruolo preminente del partito unico, una struttura burocratica e gerarchica articolata attraverso una serie complessa di organizzazioni che servono ad integrare, politicizzare , controllare tutta la societa' civile ( pag. 71  fondamenti Scienza politica)

Regimi Tradizionali
Fanno parte dei regimi tradizionali:
- regimi sultanistici, regimi basati sul potere personale del sovrano che tiene legati i suoi collaboratori in un rapporto fatto di paure e ricompense.
-oligarchia competitiva 
-regimi militari

Così, molti studiosi ritengono che il 1789 vada considerato l'anno di nascita del lobbismo nordamericano che, fin dalla promulgazione della prima legge doganale, si pose come scopo d'influenzare il Congresso. Gli interessi cominciarono a organizzarsi all'inizio del XIX secolo: un esempio è dato dalla Philadelphia Society for the Promotion of National Industry, guidata da Alexander Hamilton, e già questo fatto lascia indovinare quanto forte fosse la sua influenza. Il periodo classico del lobbismo negli Stati Uniti, comunque, è stato quello della costruzione delle ferrovie. In Gran Bretagna, revocata per la prima volta con il Trade union act del 1825 la precedente normativa restrittiva, non fu più proibita qualsiasi associazione di lavoratori dipendenti in quanto tali, bensì furono soltanto vietate determinate pratiche come quelle di costringere o indurre qualcuno a far parte di un club o di una associazione, o a contribuire a un qualche fondo comune. Sta di fatto che di volta in volta il cartismo, il movimento liberoscambista per la revoca della legge sul grano, i movimenti per la riforma del Parlamento e per l'ampliamento del suffragio hanno agito nella storia inglese come potenti gruppi di pressione, conseguendo molti obiettivi politici e sociali. Quanto alla Germania, la stagione guglielmina ha registrato un'influenza assai pesante degli interessi industriali sulle scelte dell'apparato statale 
 









 Lobby
Le tecniche di lobbying maggiormente diffuse sono quattro:
1. rapporti faccia-a-faccia;
2. grass- roots lobbying;
3. coalizioni;
4. finanziamenti elettorali.
La scelta della tecnica da utilizzare dipende essenzialmente da due fattori: 
- il sistema politico nel quale si opera
- i destinatari dell’azione di lobbying
Ad esempio, se facciamo riferimento agli USA non è consigliabile far ricorso ai finanziamenti elettorali nel caso si opera con l’Esecutivo perché in tal caso si tradurrebbe in corruzione. Tuttavia, la stessa tecnica può esser utilizzata nei confronti dei membri del Congresso.
Rapporti faccia-a-faccia, il lobbista è un rappresentante esperto che sempre più spesso offre le sue expertise al deputato considerato di contro rappresentante generalista. L’attività del lobbista trova fondamento giuridico nel Primo Emendamento alla Costituzione americana (1791) , laddove tutela il diritto del popolo di rivolgere petizioni al Congresso per rimediare a torti. Tuttavia questa attività, nonostante sia costituzionalmente protetta, dà vita a rapporti informali tanto che secondo alcuni è difficile tracciare una linea netta tra lobbying ed amicizia.
Un motivo essenziale sta nella natura informale della rappresentanza del gruppo, tipico di un contesto pluralista.
In realtà i rapporti informali consentono di ottenere informazioni in maniera tempestiva e/o di seguire più attentamente l’iter di un dossier. Il lobbying diventa un rapporti di scambio tra il lobbista che fornisce la propria competenza in specifiche issues o policy areas ed il deputato. Lo stesso lobbista può aiutare un membro del Congresso nella raccolta di firme per un progetto di legge o più concretamente fornendo una consulenza in una specifica materia. I fattori determinanti nel rapporto tra il lobbista ed il deputato sono:
- la fiducia;
- l’integrità personale.
La fiducia consolida la credibilità del lobbista e delle informazioni che egli fornisce.
L’integrità personale consente di creare quel rapporto di collaborazione tra il lobbista ed il deputato che
altrimenti non si avrebbe.
Dunque fiducia, integrità e competenza sono caratteristiche essenziali della figura del lobbista.
Grass- roots lobbying
Il lobbying dalla base che consente il coinvolgimento di movimenti e di semplici cittadini. In questo caso il lobbista è il cittadino che viene coadiuvato per praticare in maniera attiva la propria cittadinanza.  Il grass-roots lobbying è un’azione di lobbying per cause pubbliche.
L’Internal Revenue Service (IRS) –il fisco americano- ha definito il grass- roots lobbying come “ogni tentativo d’influire sulla legislazione con mezzi volti ad influenzare le opinioni del pubblico o di un suo sottosettore”. Il grass- roots lobbying si indirizza per lo più a provvedimenti legislativi ed è uno strumento tipico dei gruppi non- profit. Le caratteristiche principali sono:
1. obiettivi sociali dell’azione intrapresa, molto diversi da quelli economici perseguiti dai gruppi;
2. coinvolgimento dei cittadini e dei movimenti;
3. professionalità dei mezzi utilizzati.
Coalizioni
Le alleanze sono tradizionalmente la tecnica di lobbying più diffusa. Consentono di radunare anche 100- 150
organizzazioni e possono coinvolgere più famiglie di interessi. Possono avere come obiettivo la modifica o
l’abrogazione di una legge oppure campagne più durature. Di solito sono dirette dal gruppo che per
esperienza e capacità svolge un ruolo di leadership. Esso presta spesso anche sede e staff e coordina la
campagna.
Molto spesso le coalizioni uniscono temporaneamente gruppi tra loro contrapposti per il raggiungimento di un fine comune. L’eterogeneità di molte alleanze rende la strategia perseguita poco aggressiva e più calibrata. Finanziamenti elettorali
Tra tutte le tecniche di lobbying quella del finanziamento elettorale è sicuramente la più controversa, perché più vicina a tecniche degenerative. Tuttavia, è naturale che l’azione di lobbying si manifesti anche ininfluenza finanziaria.
I modelli di finanziamento elettorale sono quattro:
1. il sistema di finanza organizzata affermatosi negli anni Settanta;
2. la partecipazione diffusa, obiettivo perseguito dal FECA;
3. il finanziamento dai partiti;
4. il finanziamento pubblico, particolarmente utilizzato per le campagne elettorali.
L’obiettivo è garantire il giusto equilibrio tra pubblico  e privato, mercato e Stato nel rispetto delle libertà democratiche.
L’applicazione del FECA (Federal Election Campaign Act) nel 1971 è volta a disciplinare la finanza elettorale americana aumentando soprattutto i piccoli contributi. Tuttavia, la legge venne interpretata dai lobbisti e dalla Corte Suprema in senso opposto; essi, infatti, mobilitarono un gran numero di risorse concentrandole per lo più sui  Congressmen  già eletti a discapito degli sfidanti. Pertanto rafforzò il peso politico dei grandi contributi. La legge pose, inoltre, dei limiti nelle spese elettorali di ciascun candidato ed al tempo stesso consentì l’utilizzo di fondi separati detti PACs (Political Action Committees).
Secondo Frank Sorauf: “i PACs segnano il primo grande ingresso dei gruppi nella politica americana”. I PACs sono di varia natura, solo nel 2002 si contavano 4.000 PACs di cui: il 40% aziendali; meno del 10% sindacali; associativi ed indipendenti.
A parte quelli sindacali che per tradizione hanno una chiara preferenza per i Democratici,tutti gli altri, non vincolati ad organizzazioni pre-esistenti, adottano strategie di equilibrio nella ripartizione dei fondi con una tendenza ad accrescere la quota dei candidati di maggioranza.
La scelta dei candidati èaffidata al Comitato Direttivo dei PACs in collaborazione con lo staff ed i managers. La sede per l’attività di lobbying sono le Commissioni, nelle quali il procedimento legislativo inizia il suo iter, pertanto si presentano
come  il luogo ideale per “influenzare” i membri. 
Secondo Larry Sabato sono cinque le condizioni necessarie che consentono alle lobbies di avere notevole impatto legislativo:
1. meno un provvedimento è pubblicizzato, maggiore è la possibilità che i contributi ne influenzinol’esito;
2. più la materia è specializzata, maggiore la possibilità di successo;
3. alleanza tra le famiglie di PACs;
4. alleanze tra PACs che si occupano delle stesse materie;
5. i PACs attivano i movimenti.
L’utilizzo di questa tecnica ha in  parte modificato il ruolo stesso del lobbista, che è divenuto per lo più raccoglitore di fondi. E’ quella più controversa, perché utilizzando i finanziamenti elettorali contrasta con i principi democratici.
1 (M.Cotta, D. Della Porta, L.Morlino -Fondamenti della Scienza Politica Il Mulino 2004)
2 (Schmitter 1992) 
4 Morlino 1991
5 M.Cotta, D. Della Porta, L.Morlino -Fondamenti della Scienza Politica Il Mulino 2004
6 I modelli indicati sono il frutto di studi geo-politici.

Gate Keper -Introduzione-


Introduzione


Nel corso dell’ evoluzione della Scienza Politica , sono state formulate varie definizioni relative al fenomeno dei gruppi di pressione.
Fenomeno in continuo cambiamento e di difficile individuazione sociale e politica.
La storia ci ha portato ad una disamina dei primordiali gruppi d’interesse o gilde, prendendo come riferimento l’interesse di un gruppo verso una questione economica, politica e sociale. La necessita’ di aggregarsi per un fine comune era alla base delle prime “aggregazioni”
Una disamina storica porterebbe a dilungarsi nelle varie trasformazioni e percezioni dei gruppi di pressioni, ma in questo contesto non sono interessato ad una ricostruzione storica .
Ogni periodo storico ha individuato un “gate keper” , nella fase dell’evoluzione politica ricordiamo , i sindacati, le lobby, i partiti.
Nel contesto storico economico in cui esaminiamo l’evoluzione dei gruppi d’interesse dobbiamo considerare la profonda crisi esplosa nel 2008 con l’evento della Leman Brother la conseguente e attuale crisi Europea che vede la possibilita’ d’uscita di alcuni paesi dalla comuita’ europea.
Elementi come il crollo delle produzioni di tutti i comparti economici , disoccupazione, classi sociali sempre piu’ distanti tra loro, classe politica sempre piu’ lontana dalla percezione della realta’ sociale, hanno portato alla presa di coscienza latente da parte della popolazione ed attraverso gli attuali strumenti di comunicazione hanno dato vita a nuove realta’ di gruppi d’interesse.
I social network, le chat , la reperibilita’ delle informazioni in tempo reale da tutto il mondo, il non filtraggio classico da parte dei “gate keper” mediatici hanno creato movimenti come gli indignados, gli anoyimus o semplicemente gruppi localmente definibili ad aggregarsi attraverso i piu’ famosi social network come
face-book,tweetter o bolgger .
Nella prima parte daro’ un “ quadro dell’ evoluzione” cercando di spigare per quali ragioni storico sociali i movimenti hanno preso vita.
Con la seconda parte analizzero’ i movimenti attuali e il loro collocamento sociale e politico , valutando la loro forza e la loro liminale indipendenza dai classici “gate keper”.


Gate Keper -Abstract-


Abstract

During the evolution of Political Science, have been formulated various definitions relating to the phenomenon of pressure groups.
Phenomenon in constant change and difficult to detect social and political.
History has led to a discussion of primordial interest groups or guilds, taking as reference the interest of a group toward an economic, political and social. The need 'to come together for a common purpose was the basis of the first "aggregations"
A historical examination would lead to linger in the various transformations and perceptions of pressure groups, but in this context are not interested in historical reconstruction.

Each historical period has identified a "gate keper", remember the stage of political development, trade unions, lobby groups, political parties.
In the historical context in which we examine the evolution of economic interest groups, we must consider the profound crisis, which began in 2008 with the event and the consequent of the Leman Brother current European crisis that sees the chance 'out of some countries from comuita' European Union.
Elements such as the collapse of production across the economy, unemployment, social classes more and more 'distant from each other, the political class more and more' away from the perception of reality 'social awareness have led to the latent part of the population and through current communication tools have created new realities' of interest groups.
Social networking sites, chat rooms, the availability 'of information in real time from all over the world, the non-classical filtering by "gate keper" movements like the media have created indignados, the anoyimus or just locally definable groups to come together through more 'popular social networks like Face-book, tweetter or bolgger.

In the first part I will give 'a' framework of 'evolution' spigare trying to explain why the historical social movements have come to life. In the second part will analyze 'movements and their current employment and social policy, assessing their strengths and their independence from the classic liminal "gate keper".






Aknowledgments
Lezione tenuta all’ Università di Economia Richar Goodwin di Siena, Italia,31 marzo 2012.

domenica 15 aprile 2012

Regimi non democratici

I regimi non democratici si possono classificare in:
regime autoritario, regime totalitario, regime tradizionale.
I modelli indicati sono il frutto di studi geo-politici.

Regimi Autoritari
La proposta di studio riportata e' basata sulle definizioni di Juan Linz che rileva cinque distinte dimensioni:
pluralismo limitato, mentalita' caratteristiche, limitata assenza di mobilitazione politica, leader, limiti formalmente mal definiti.

-Il pluralismo limitato dove si possono distinguere attori istituzionali (esercito o burocrazia) e attori sociali politicamente attivi (Chiesa, gruppi finanziari )
-La mentalita' caratteristica o atteggiamento intellettuale su valori piu' o meno ambigui
-Limiti mal definiti entro ci i governatori esercitano il proprio potere
-Limitata assenza di mobilitazione politica dove l'emarginazione politica viene raggiunta grazie alla combinazione di repressione poliziesca e uso dell'apparato ideologico
-Leader o piccolo gruppo sono caratterizzati da una notevole personalizzazione del potere, visibilita' del leader carismatico oppure di poche persone che detengono di fatto il potere.


Regime Totalitario
Come esempio principe viene riportato nella categoria l'esempio della Germania nazista e dell'Unione Sovietica stalinista.
Nel totalitarismo abbiamo l'assenza di pluralismo ovvero monismo , caratterizzato dal ruolo preminente del partito unico, una struttura burocratica e gerarchica articolata attraverso una serie complessa di organizzazioni che servono ad integrare, politicizzare , controllare tutta la societa' civile ( pag. 71  fondamenti Scienza politica)


Regimi Tradizionali
Fanno parte dei regimi tradizionali:
- regimi sultanistici, regimi basati sul potere personale del sovrano che tiene legati i suoi collaboratori in un rapporto fatto di paure e ricompense.
-oligarchia competitiva 
-regimi militari

venerdì 30 marzo 2012

Partiti Politici - Struttura

L'analisi del partito politico sulla base della struttura organizzativa da origine alla seguente classificazione:
-Il Comitato
tipico dei partiti della fine dl XIX sec, formato da poche persone che appartenenti alla élite sociale. L' elemento fondamentale per il comitato non è la quantità delle presenza ma la qualità
-La Sezione
organismo aperto che punta ad ampliare al massimo gli iscritti. Non ci sono differenze sociali, tutti pagano una quota, tutti possono partecipare alle riunioni. Il partito di sezione nasce con l' intento di educare le masse e finanziare con poco ma facendo pagare tutti le spese di partito.
-La Cellula
tipica dei partiti comunisti nasce da organizzazioni operaie all'interno delle fabbriche collegando le loro rivendicazioni economiche ad un progetto politico più ampio
-La Milizia
tipico militare, presenta una gerarchia al suo interno, è stata una struttura tipica del periodo fascista