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domenica 15 aprile 2012

Regimi non democratici

I regimi non democratici si possono classificare in:
regime autoritario, regime totalitario, regime tradizionale.
I modelli indicati sono il frutto di studi geo-politici.

Regimi Autoritari
La proposta di studio riportata e' basata sulle definizioni di Juan Linz che rileva cinque distinte dimensioni:
pluralismo limitato, mentalita' caratteristiche, limitata assenza di mobilitazione politica, leader, limiti formalmente mal definiti.

-Il pluralismo limitato dove si possono distinguere attori istituzionali (esercito o burocrazia) e attori sociali politicamente attivi (Chiesa, gruppi finanziari )
-La mentalita' caratteristica o atteggiamento intellettuale su valori piu' o meno ambigui
-Limiti mal definiti entro ci i governatori esercitano il proprio potere
-Limitata assenza di mobilitazione politica dove l'emarginazione politica viene raggiunta grazie alla combinazione di repressione poliziesca e uso dell'apparato ideologico
-Leader o piccolo gruppo sono caratterizzati da una notevole personalizzazione del potere, visibilita' del leader carismatico oppure di poche persone che detengono di fatto il potere.


Regime Totalitario
Come esempio principe viene riportato nella categoria l'esempio della Germania nazista e dell'Unione Sovietica stalinista.
Nel totalitarismo abbiamo l'assenza di pluralismo ovvero monismo , caratterizzato dal ruolo preminente del partito unico, una struttura burocratica e gerarchica articolata attraverso una serie complessa di organizzazioni che servono ad integrare, politicizzare , controllare tutta la societa' civile ( pag. 71  fondamenti Scienza politica)


Regimi Tradizionali
Fanno parte dei regimi tradizionali:
- regimi sultanistici, regimi basati sul potere personale del sovrano che tiene legati i suoi collaboratori in un rapporto fatto di paure e ricompense.
-oligarchia competitiva 
-regimi militari